Centro trentino di riabilitazione cardiologica motoria e neuromotoria
Azienda con sistema di qualitá certificatoÈ stato in cura da voi mio padre, dopo aver subito un intervento di sostituzione valvola al cuore.
È stato dimesso dalla vostra struttura con un colloquio in cui era presente solo lui e in cui gli venivano prescritte delle medicine tra cui il cumadin.. il medico che ho provato a contattare nei mesi successivi mi ha detto che gli era stato spiegato come prenderlo durante quel colloquio ma resta il fatto che mio padre è uscito dalla struttura senza sapere che il cumadin era un medicinale molto particolare e che necessitava di analisi del sangue costanti per monitorarne il dosaggio..
Premetto che è un uomo di 70 anni che aveva appena subito un intervento delicato, che gli sono state date delle carte di dimissioni molto complicate da comprendere per chi non ha le conoscenze in merito e che ha avuto una famiglia interessata che chiamava regolarmente la struttura per vedere come andava (ma a cui si diceva solo frettolosamente che andava tutto bene..)
Ovviamente le dosi di cumadin prese sono state troppo alte e nelle settimane successive è finito all’ospedale per emorragia interna… il cardiologo che lo segue adesso dice che è stato miracolato e che se l’ emorragia fosse andata al cervello, non sarebbe più qui con noi adesso..
Quindi mi domando.. è possibile che un paziente di 70 anni, con una famiglia presente alle spalle, che ha appena subito un intervento e che quindi potrebbe non avere la lucidità mentale e fisica per capire bene le cose, sia lasciato in una situazione del genere??
Una chiamata alla famiglia o due parole in più per spiegare che tra i medicinali prescritti, ce n’è uno che richiede particolare attenzione è chiedere troppo???
Siamo rimasti molto delusi dall’ accaduto e spero proprio che questo serva per poter migliorare la comunicazione con pazienti e famiglia in futuro